Maltempo: milioni abbandonano il Paese
Cinque morti :
Paolo Bardelloni, 59 anni, di Grosseto;
Antonella Vanni, 48 anni, di Larderello;
Maurizio Stella 47 anni di Follonica
(tutti e 3 dipendenti dell’impianto geotermico di Enel Green Power di Larderello, in provincia di Pisa);
un agricoltore 73enne di Capalbio (provincia di Grosseto);
un 35enne vicino al lago di Burano, a Capalbio nel Grossetano.
2.400 case senza corrente.
920 vigili del fuoco impegnati nei soccorsi.
225.000.000 € di danni alle infrastrutture della provincia di Grosseto.
360.000.000 € solo per il ripristino immediato in regione Toscana.
47 chilometri di autostrada chiusi sull’A1 tra Valdichiana e Fabro.
500.000.000 € di danni all’agricoltura.
Linea ferroviaria Tirrenica da Firenze a Grosseto: Chiusa.
Questo è stato l’ennesimo tragico bilancio di “poche giornate di pioggia” caduta in Italia tra il 12 e il 17 novembre 2012. L’ultimo bilancio di una lunghissima serie, una storia ormai conosciuta, vista e rivista ai Tg, letta e riletta sui giornali.
A conti fatti, milioni hanno abbandonato l’Italia. Milioni di euro, anzi miliardi.
E’ vero che le polemiche in queste occasioni piovono più abbondanti dell’acqua, ma non credete che una riflessione sia forse necessaria?
Dal 1960 ad oggi, i dati che riguardano gli effetti del maltempo sul nostro Paese assumono dimensioni spaventose, per quella che dovrebbe essere l’ottava potenza economica del mondo.
Questa è l’infografica dei dati ufficiali dell’Istituto di Ricerca per la Protezione Idrogeologica, raccolti tra il 1960 e il 2012:
.
Riassumendo:
3mila 421 morti per frane
753 morti per alluvioni
“Spendere” per la tutela del territorio è un costo inutile o un guadagno?
Facciamo un conto veloce per la “PREVENZIONE”:
Dal 2009, quindi da TRE anni, i soldi pubblici dello Stato Italiano usati per il risanamento e la tutela del Territorio ammontano a 1 miliardo di euro.
(fonte: l’ unica legge fatta in tre anni per il territorio , vedi articolo 2 comma 240, secondo rigo)
Dividendo la cifra totale di 1 miliardo stanziata dal Governo per le 17 regioni a statuto ordinario (quelle a statuto straordinario hanno accesso separato alle risorse), vuol dire: circa 60 milioni di euro spesi per manutenzione e sicurezza in ogni regione.
Ora diamo un’occhiata alle SPESE per DANNI:
- Toscana: 52 milioni € nel 2010 + 360 milioni € solo nella settimana tra 12 e 17 nov 2012
(fonte: http://www.regione.toscana.it/regione/multimedia/RT/documents/2010/11/18/483a2b7d497c2974514b76e37a060db3_deliberacipegu.doc) - debiti delle Regioni per danni da maltempo nel 2008: euro 1.192.760.000,00
(Fonte: http://www.protezionecivile.gov.it/cms/view.php?cms_pk=15094&dir_pk=395) - debiti delle Regioni per danni da maltempo nel 2009: euro 1.188.093.000,00
(Fonte: http://www.protezionecivile.gov.it/cms/view.php?dir_pk=187&cms_pk=15093) - debiti delle Regioni per danni da maltempo nel 2011: euro 1.196.318.917,00
(Fonte: http://www.protezionecivile.gov.it/jcms/it/bilancio_1.wp?contentId=IST32275)
Conteggio finale:
Investimenti dal 2009 al 2012: solo 1 miliardo di euro
VS
Totale Spese per danni da maltempo dal 2008 al 2012:
3.989.171.917,00 € – (quasi QUATTRO miliardi € )
1.785 morti non hanno prezzo
Investire di più nella manutenzione e nella tutela del territorio, farebbe risparmiare nel lungo periodo miliardi di euro e migliaia di vite umane?
L’ultima domanda con cui voglio salutare i lettori che si sono trovati a passare qui per caso è: avete mai sentito parlare di Piani di manutenzione delle infrastrutture di lungo periodo, con interventi pianificati e spalmati su più di 20 anni, negli ultimi 20 anni?
Chissà, magari, forse, con un Piano di investimento e manutenzione di lungo periodo sarebbe possibile:
- creare migliaia di posti di lavoro in più;
- ottenere che i soldi spesi per i costi di lavoro di manutenzione, sarebbero inferiori a quelli dei danni che subiamo da 40 anni per assenza di manutenzione;
- potenziare le infrastrutture già esistenti;
- sopratutto risparmiare vite umane
Chissà quale potrebbe essere la reale risposta a questa situazione. Io d’altronde non sono un ingegnere, né un amministratore, né un tecnico esperto di logistica. Sono un giornalista che si pone domande sul perché ogni anno il nostro territorio resta in ginocchio sotto il “peso schiacciante di 30 centimetri di pioggia.
( fonte protezione civile ) ( fonte meteo )
Marco Giordano
AGGIORNAMENTO:
PS. Alcuni Link delle fonti riguardanti le spese per danni da maltempo negli anni dal 2008 al 2012 potrebbero risultare irreperibili. Questo perché il sito internet della Protezione Civile è stato aggiornato nel 2014. Infatti, come riporta l’art. 10 del Decreto Legge 14 agosto 2013 n. 93: “A decorrere dall’anno finanziario 2014, la dotazione del Fondo per le emergenze nazionali è determinata annualmente, sul conto finanziario della Presidenza del Consiglio dei Ministri”. Come riportato anche qui: http://www.protezionecivile.gov.it/jcms/it/bilancio_1.wp?contentId=IST32275
Fonti
Fonti:
nomi delle vittime e altri dati: LaRepubblica , danni a Grosseto: La Stampa , danni alla viabilità: Corriere della Sera , Il Messaggero